[Fortezza Ancestrale] Alexandra - "Una provocazione preventiva: Atto 2" (OK)

mikyy=))
00giovedì 9 giugno 2016 13:19
Alexandra.


ALEXANDRA [[Sala Comune]] || E’ stata una mattinata piuttosto intensa, ha cavalcato e passeggiato a lungo, per ore, onde raggiungere le due rocche e dar un’occhiata agli aggiornamenti vari. Fra cui uno che l’ha fatta sorridere, non con poca ironia. Adesso la fu Eletta è seduta nel grande Salone. Ha mandato via Dierna, dopo averle portato il pasto di mezzodì, di cui ora è rimasto ben poco. Comodamente adagiata sul pavimento, le spalle appoggiate alle poltroncine retrostanti. Alla sua sinistra, le due copie delle pergamene trascritte pochi giorni prima, mentre dinnanzi ha delle pergamene vuote. Alla destra v’è la boccetta di inchiostro nero, lo stesso dell’altra volta, aperto. Il tappo è stato capovolto ed appoggiato sul tavolo, distante, mentre una pezzuola di lino ingrigito è posizionata davanti il flacone, per non macchiare il tavolo e ripulire il pennino di tanto in tanto. Scriverebbe, osservando la sua scrittura simulata nella precedente missiva e cercando di imitarne le forme: dritte, curvature strette, dure, mascoline. Osserverebbe tutte le lettere scritte nella missiva di sinistra man mano che nel discorso, già formulato mentalmente, và plasmandosi, cercando di ricopiarle con quanta più perfezione possibile, e nel falsificare ha fatto molto esercizio, e dovrebbe riuscirle bene. Và continuamente a controllare, a sinistra, per rassicurarsi che ogni lettera sia copiata alla perfezione, così da non dar possibilità di riconoscere che è dissimulata. [Sotterfugio lvl.3] ||


ALEXANDRA [[Sala Comune]] || Continuerebbe a scrivere, in gran silenzio. La concentrazione è palpabile, ma per lei dovrebbe essere uno scherzo convogliare ogni suo pensiero su ciò che sta facendo, essendo una maga ancestrale che raggiunge stadi meditativi ben più profondi, e non lasciare ch’alcun ricordo, bisogno, emozione intralcino il suo fine lavoro. Si fermerebbe solo a rileggere quanto scritto e confrontarlo nuovamente con la vecchia missiva [Focus Mentale lv.5] Il nano ha parlato di accuse per cui pagherà quando tornerà Almarth, ma lei sa bene che quell’uomo non tornerà ormai. E’ morto. Lei le avrebbe dato una possibilità di fuga, con le dovute precauzioni, ma non ha potuto, nonostante ci abbia provato. E adesso deve solo rassicurarsi che tutto vada nel migliore dei modi, senza che si scateni una guerra fra antiche fazioni. La pulce nell’orecchio gliela mise Edave, e non smette ancora di battere il martello. Sono solo in tre, di maghi, e se scoppiasse una guerra fra Avalon e le razze oscure e caos, sarebbero costretti a schierarsi laddove pende la bilancia. Un po’ di pena la prova per il nano, ma è un’emozione labile, che svanisce nell’attimo di un battito di ciglia. Non vuole attaccare lui, ma la possibilità che il tutto possa degenerare, cosa che accadrà se lui rimane al trono, peggio ancora se chiamasse i suoi vecchi confratelli a proteggerlo. Bagnerebbe la punta del pennino e riprenderebbe a scrivere, concentrandosi su ogni singola frase, parola, lettera, curva. Quando appoggia la punta sul foglio scatterebbe a scrivere, e con altrettanta decisione staccherebbe la punta dal foglio, creando separazioni nette, decise, fra una parola e l’altra. Nessuna scia e sbavatura. [Sotterfugio lvl.3]||

ALEXANDRA [[Sala Comune]] || Continuerebbe a stendere il testo, con assoluta calma, come se avesse tutto il tempo di fronte a sé, un’immortalità da vivere, in un abisso di silenzio senza fine. Anya non c’è in Fortezza, mentre Reidha è scomparso. Dierna è stata mandata a riposare, prima di iniziare altre faccende. E’ assolutamente sola, e starsene lì è come esser richiusa in una bolla ch’ovatta qualsiasi rumore proveniente dall’esterno. Continua ancora a scrivere altre due copie dopo aver terminato la prima, appoggiando il foglio alla sua sinistra ad asciugare senza impicci. Le lettere ricurve sarebbero schiette, non morbide come molte scritture femminili, questo dovrebbe dar a intendere che la mano che stende quelle dure parole d’attacco sono maschili, di una persona estremamente sicura di sé, dall’anima d’adamantio. E la distanza fra una parola e l’altra, un rigo e l’altro, dovrebbe dar a intendere la medesima sensazione, e questo è un atto voluto poiché cerca, con la sua abilità, di dare una personalità anche oltre che una scrittura diversa al suo messaggio [Sotterfugio lvl.3] Infine, dopo aver scritto le due copie, di cui una nel caso servisse come scorta –per essere duplicata e consultata per eventi futuri, andrebbe a posizionarsele davanti tutte e tre, facendo attenzione di non toccare le parti scritte, nel qual caso l’inchiostro non fosse stato perfettamente assorbito dalla pergamena, per poter essere studiate. ||

ALEXANDRA [[Sala Comune]] || Le analizzerebbe tutte e tre, come oggetti dai contenuti a se stanti, diversi, e studierebbe le lettere, paragonandole alle pergamene scritte l’ultima volta e anche alla propria scrittura. Tratterebbe quelle pergamene come se fossero un fiore, di cui staccare petalo dopo petalo ed esaminarlo in ogni sua curvatura, sfumatura, aroma, sensazione tattile. Cercherebbe di notare eventuali errori, rassomiglianze alla propria scrittura, e solo se è soddisfatta. Le parole vengono rilette ancora una volta, denudate, prese e rigirare per poterne osservare ogni sfaccettatura. Persino un orafo o commerciante di pietre preziose non guarderebbe tanto a lungo un diamante. Cercherebbe di essere attenta e cauta, per ogni singolo foglio. Li analizza con la medesima attenzione tutti e tre, per rassicurarsi di non aver commesso errori. [Empatia lvl.3] Rimane lì, per tutto il tempo necessario. Vuole certezze prima di procedere oltre ||


ALEXANDRA utilizza [Sotterfugio 3]: 76 + 60 = 136 su 75 (Prova perfettamente riuscita)

ALEXANDRA utilizza [Empatia 3]: 5 + 60 = 65 su 75 (Prova fallita)
mikyy=))
00giovedì 9 giugno 2016 13:28
Aridaje.


Riassunto: Atto 2: Dopo aver letto alle due Rocche la risposta di Rastal, Alexandra prepara tre missive di risposta, due da appendere alle rocche delle rispettive due lande, una per tenersela nel caso serva una base su cui creare dei duplicati.

Commento: Alex è una carogna.

Motivi (***):

- Alex crea 3 pergamene con Sotterfugio lvl.3
- Alex usa empatia lvl.3 su tutte e tre le pergamene scritte per assicurarsi di aver scritto bene.

Ho tirato i dadi per ambedue le skill, sono in chat di Fortezza.In ogni caso ecco lo screen: i.imgur.com/jCxZLoG.jpg

La giocata è in pausa, perchè mi son sempre chiesta se Empatia funzioni sul Sotterfugio scritto, una volta non funzionava ma non sò se sono stati fatte delle variazioni! Quando avrò l'esito procedo con le ultime azioni!


Testo missiva:


Qual comodità che Almarth, il defraudatore di beni di congrega, sia improvvisamente scomparso senza neanche far l’annuncio della vostra nomina di persona! Qual comodità, per voi, che potreste altresì averlo ucciso e costretto a lasciarvi -anche per iscritto- un trono per cui guarda caso nessuno vi ha appoggiato fino ad adesso. Non avete notato? Siete solo un arrogante, Rastal, seduto su un trono che non vi desidera, posto in un palazzo di certo svuotatosi, dubito che lo spirito di questa città vi cingerà mai il collo. I giorni scorrono, ma nessuno v’ha encomiato e/o appoggiato finora. Non i membri del Governo, non le Congreghe di Barrington, non la Nobiltà, non gli Eroi Barringtoniani che hanno combattuto per Barrington e che sono la loro anima pulsante, il loro riferimento, la loro potenza!
Avete il coraggio di scrivere pubblicamente che non appartenete ad Avalon più di quanto non apparteniate a Barrington, ma vi autoproclamate da solo suo governatore e parlate di continuare opere di crescita e sviluppo, mi chiedo come possiate, se a vostro dire non vi considerate un vero Barringtoniano, non sapete nulla di Noi e ve ne state rintanato, forse a cercare aiuto dall’altra parte! Ciò che siete verrà mostrato, e le mie accuse di tradimento verranno confermate semmai un solo guerriero di Avalon, sia magico che d’arme, verrà a spadroneggiare a Barrington a vostro o proprio nome, per difendervi. Allora sarà evidente che questa è un’invasione di Avalon ai nostri danni. E se le terre libere, con le sue leggi e trattati dei passati governatori, verranno violati, Barrington si solleverà e vi sconfiggerà. Avrete pure un bel trono su cui sedervi, ma non avete ancora una città e un popolo che vi segue. E ciò vi rende governatore del nulla. Barrington è dei Barringtoniani, i suoi membri sono di Barrington, i suoi governatori anche! E se ci sarà l’invasione, state certo che Barrington vi toglierà di mezzo e sceglierà da sé un suo degno rappresentante, come la Giustizia e Ragione vuole!


_Burlesque_
00giovedì 9 giugno 2016 13:31

Ti confermo che Empatia non funziona sulle cose scritte.

In valutazione.

Torno subito...
_Burlesque_
00giovedì 9 giugno 2016 14:15

Puoi procedere.

Ricordati che empatia non funziona sulle cose scritte.
mikyy=))
00giovedì 9 giugno 2016 14:30
Riassunto: Alexandra sale con le pergamene nella sua stanza, ripone le due vecchie copie e una delle tre copie nel cassetto e, cambiandosi, si ammanterebbe e andrebbe ad appendere alle due rocche le due missive scritte in giornata.



ALEXANDRA [[Sala Comune]] || Non sembrerebbero esserci problemi per quanto concerne i suoi scritti, o almeno così parrebbe. Non è semplice saperli valutare, ma di certo all’apparenza sembrerebbe di averli scritti più che bene. Indi attenderebbe qualche istante, proprio per accertarsi che l’inchiostro sia ben asciutto, anche il doppio dei tempi normali, così da non macchiare o sbafare le missive. Indi prenderebbe due delle missive scritte e le arrotolerebbe, fermandole con una cordicina robusta, e le copie dei messaggi precedenti più la terza copia di quelli stesi oggi verrebbero piegati in quattro parti e messi da un lato. S’ergerebbe di nuovo in piedi l’Arcimaga, in tutta la sua nordica altezza, e prendendo per mano tutte le carte, andrebbe a portarle nella sua stanza, al sicuro dentro lo scrittoio, il cui cassetto è chiuso a chiave come la porta, che nessuno mai oltrepassa senza chiederle permesso. Anzi, nei giorni a venire apporrà dei sigilli magici, in modo tale che nessuno riesca mai ad entrare, pena farsi davvero male. Ora ha dei segreti da mantenere, ma non dureranno a lungo, giusto il tempo di dar una smossa alle acque ed evitare l’ondata distruttiva, non possono permettersi una guerra, ne loro in quanto maghi, ne molte altre congreghe, ed è meglio far di tutto per quietare la situazione, e con le sue missive, se i dubbi di Edave fossero fondati, presto dalle reazioni alle sue provocazioni non tarderebbero a sopraggiungere. ||


ALEXANDRA [[Sala Comune]] || Si cambierebbe, legandosi i capelli in alto, indossando brache e camicie prive di fronzoli, tanto da potersi immergere nel folto della gente senza troppi problemi. Lascerebbe la camicia fuori dai pantaloni, per nascondere i soliti veleni e pozioni che sempre l’accompagnano e si limiterebbe a nascondere il pugnale nell’interno dello stivale, con l’impugnatura nascosta. E così, prendendo le due pergamene, scenderebbe di sotto, mettendosi il mantello nero, di velluto privo di ghirigori, e se lo metterebbe addosso, facendo calare un cappuccio sul volto. Ha da appendere due missive sulle due rocche. E cercherà di farlo col cappuccio abbassato, per non farsi riconoscere da chicchessia.||
_Burlesque_
00giovedì 9 giugno 2016 14:44

Role approvata.

Buon gioco.
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