[FORTEZZA ANCESTRALE] Ricominciamo

ALIAS.ALIAS
00venerdì 4 marzo 2016 10:13
RIASSUNTO
Rostha, l'Antico ha richiamato i maghi, sa che ci sono tensioni interne e vuole aiutarli a risolvere, esprimono ciò che pensano e alla fine l'Antico decreta di retrocedere i tre presenti alla carica che avevano in precedenza utilizzando la Fiamma che è emanazione delle gocce e del medaglione stesso.
Una sfifa per Anya, Adhier e Alexandra e uno stimolo a crescere di
nuovo insieme senza più lottare tra loro.
La congrega resta senza guida, sarà il consiglio formato da tutti i maghi presenti e con l'aiuto dell'Antico a guidarla sino a quando non saranno di nuovo pronti.
Rostha permette a Alexandra, che ha perso la voce entrando in possesso dello scettro di Ursula, di poter parlare in telepatia SOLO con i confratelli, espandendo i suoi pensieri a tutti gli ancestrali, al resto del mondo continuerà a rivolgersi in telepatia uno alla volta.
Nonostante perdano i loro poteri gli ancestrali li avranno di nuovo al livello che ora hanno perso durante la battaglia con i demoni che presto si apprestano ad affrontare.
Alexandra riceve Grimoire e il compito di realizzare, finalmente dopo anni, le candele di Babilonia.
Anya dovrà informarsi sulla istruzione di Donatien vista la scelta che ha fatto in passato di seguire la via dell'insegnamento. Si occuperà di migliorare sè stessa e il vampiro con il supporto dell'Antico.
Adhier torna Artiglio e Rostha decide di insegnargli a duellare di magia sul serio cosa che fino ad ora è mancata al mago.
L'Antico li lascia con una promessa che sarà mantenuta, è la loro ultima possibilità di rinascere e lo dovranno fare insieme, se litigheranno e con questo atto violeranno ancora l'equilibrio della congrega e con esso quello delle gocce e del mondo li distruggerà e insieme a loro la fortezza.

COMMENTO
E' stata una giocata che mi ha lasciato l'amaro in bocca ma come ben sanno i tre partecipanti era l'unica strada percorribile viste le difficoltà sorte nei mesi.
Abbiamo concordato insieme (master, amministratori e maghi) che fosse il modo migliore per provare a ricominciare.
Quindi ora diamoci da fare, sapete quanto io ami questa congrega. Vi darà tutto il sostegno possibile e spero nella collaborazione di Voi tre.
Dato che avevamo concordato già in precedenza e che tutti erano informati non metto in approvazione, se i tre maghi desiderano che venga invece discussa ulteriormente la riapriremo.

APPROVATO
- Grimoire è tra le mani di Alexandra
- Alexandra può comunicare telepaticamente con tutti gli ancestrali senza limitazioni previste dal suo livello di telepatia ma TUTTI i suoi pensieri sono udibili dai confratelli
- Alexandra diviene arcimago
- Anya diviene precettore
- Adhier diviene Artiglio
- La congrega è guidata dal consiglio di TUTTI I MAGHI PRESENTI IN CONGREGA ATTUALMENTE CHE DECIDERANNO INSIEME
- Rostha VIGILA NON è il supremo

REGISTRAZIONE

[PREGO POSTATE AZIONI APERTURA, SIAMO IN SALA DEL CONSIGLIO ANCESTRALE, GDR PLAY IN ORDINE ALFABETICO]

ALEXANDRA {{ Sala del Consiglio }} § [[ E’ una serata gelida. Non sembra che manchino una manciata di settimane all’equinozio di primavera, eppure è così. Ma la landa sembra essere artigliata dal ghiaccio, ancora una volta, forse per l’ultima, chissà. E’ lì da diverso tempo, seduta su quello ch’è il suo scranno da molti anni. E’ lì da prima che qualsiasi altra persona. Ha trascorso l’intero meriggio >

ALEXANDRA fra la biblioteca e le segrete, specialmente il laboratorio alchemico, dove sta investendo tutte le sue energie nella creazione di nuove pozioni alchemiche, che saranno di certo più sfruttabili e utili di molte già in commercio, specialmente quella della Fortuna, se riuscirà a sintetizzarla, prossimamente. Le manca solo creare quelle due pozioni, e ovviamente testarle. Indossa l’abito che ha >

ALEXANDRA infilato di prima mattina, poiché non ha avuto modo e pensiero di andare a cambiarsi, troppo presa da diversi pensieri. La veste, color ametista e oro, di velluto damascato, è stretta in vita da una cintura di bronzo che quasi imita le forme di un corpetto. Non ha armi e pozioni, neppure veleni, con sé. Li ha lasciati da qualche parte prima di entrare in sala del consiglio. Al collo si può >

ALEXANDRA notare la catenina del pentacolo, ma il simbolo è nascosto sotto lo scollo orizzontale della veste, cullato dai suoi seni. Non ha altri gioielli ad adornarle il capo, se non un fermaglio d’oro che le tiene stretti i capelli in un’acconciatura rigida e tipicamente nordica. Quando vede percepirebbe i passi delle prime persone giungere nel luogo s’ergerebbe, in piedi, rimanendo semplicemente >

ALEXANDRA statuaria, con un atteggiamento serio e marziale che sempre l’accompagna di pari passo. Sul collo, ben visibile, il sigillo runico impressole dalla regina delle sirene, che non le permette di comunicare verbalmente. ]]

ANYA [sala del consiglio] sono stati chiamati. Tutti, nessuno escluso. E questo è un dato di fatto. La nordica, incredibilmente, avrebbe un aspetto migliore del solito, più curato oserei dire, anche se forse appare una parola grossa. Ha indosso la tunica di congrega, così come dovrebbe essere per un'occasione ufficiale; ha in bella mostra il pentacolo, appeso al collo e sopra le vesti >>>

ANYA stavolta; i capelli sono stati raccolti in una coda di cavallo bassa che le ricade sulla spalla destra e giunge sul davanti a coprirle un seno. Certo, per il suo aspetto estetico non può far molto, in assenza di belletti che comunque dovrebbe procurarsi, la sua pelle resta pallida e sottile come carta velina, gli occhi velati da un alone più scuro, stanco. Si mordicchia le labbra, di tanto >>>

ANYA in tanto, giusto per renderle un pochino più rosee e piene, unico vezzo che si concederebbe da un po' di tempo a questa parte, cosa che le fornirebbe un aspetto più ingenuo ed infantile, che trae in inganno così come fanno spesso le sue parole. Giungerebbe con calma alla sala delle riunioni, in leggero anticipo sui tempi, ma non vorrebbe tardare proprio stasera che l'enclave è stato indetto >>>

ANYA da Rhostha. Non ne porta i segni ma ricorda bene gli effetti della sua, diciamo ''imposizione delle mani'', quindi varcherebbe la soglia della piccola sala circolare e dopo il saluto di congrega rivolto a tutti gli astanti, andrebbe a prender posto nell'emiciclo spettante ai maghi, non senza gettare un'occhiata alla colonna centrale. A momenti quell'ambiente dovrebbe colmarsi della presenza e >>

ANYA potenza di tutti gli Ancestrali. O, per lo meno, di quanti sono sopravvissuti fino ai nostri giorni... eppure non è così. Qualche assenza c'è sempre. E, anche questo, è un dato di fatto.

[ATTENDERE RESPONSO]
Aleggia nella sala, impalpabile essenza luminosa che si muove lungo piani che pochi conoscono. Aleggia in quel crepuscolo incorporeo, non è ne luce ne ombra ma un passaggio che nessuno percepisce. Il Crepuscolo che sorge dalla stessa ombra delle cose, sia che esse si ergano nelle tenebre che nella luce, in quel luogo che è perfetto Equilibrio e che mai nessuno potrà violare. Galleggia>>

osserva la scena dall'alto, segue il passo di Alexandra, il suo sedersi, se volesse potrebbe leggere i suoi pensieri, potrebbe mescolarli, potrebbe dare loro una forma diversa. E poi segue Anya, segue l'andare del suo movimento, scende verso di lei senza sfiorarla bella nella sua tunica di congrega. Non vi è respiro ne vita ne morte in lui, solo pura essenza dell'equilibrio. sa già chi non >>

ci sarà, la banshee che vola nella notte lontana e che presto potrebbe chiamare a sè in quella dimensione così per farsi fare compagnia, il vampiro che è a caccia in quella notte in cui la luna sta morendo, ariel che ormai ha lasciato quelle terre da secoli, hilm che si è perso nelle trame di sè stesso. Manca solo l'umano che sembra un drow, lo ha chiamato e sa che verrà, si augura per lui >>

stesso che si presenti.

[GDR PLAY, TURNI: ADHIER, ANYA, ALEXANDRA - 4 MASSIMO POST A TESTA]


ADHIER [Esterno | Sala consiglio] Anche a lui è arrivata la voce dell'antico. Anche per lui l'ordine non ha tardato ad essere eseguito. Chiusosi la porta delle proprie stanze alle spalle aveva percorso il tragitto del castello che lo separa dalla sala del consiglio mentre sistema alla meglio la sua tunica di congrega. Mai indossa per cui perfetta da quando >>>

ADHIER >> gli è stata donata. Il medaglione del drago è sotto le vesti mentre il pentacolo con l'ametista e li sopra al tessuto visibile per tutti. Agli occhi di tutti i confratelli sempre un ibrido tra uomo e drow, fattezze umane in capelli, occhi e pelle di elfo oscuro. Repentino seguirebbe la scia di Anya e quando lei avrà varcato la soglia cercherebbe >>>

[ADHIER E' CADUTO, GDR PLAY ORDINE ANYA, ALEX]

ANYA [sala del consiglio] si guarda intorno, lasciando scivolare lo sguardo sulla suprema, poi di nuovo lungo arrendi -scarsi in verità- è ancora verso la porta, dove finalmente vedrebbe far la sua comparsa il confratello. Tace. Anche se può sembrare strano. Gli rivolgerebbe solo un sorriso e un cenno del capo, spesso quei due si capiscono meglio a gesti... o almeno così percepisce l'Arcimaga. >>>

ANYA //arrendi=arredi

ANYA Non vede, non ode, non potrebbe cogliere con nessun senso umano la presenza dell'Antico, ma forse non è con quelli che deve cercarlo. Socchiuderebbe le palpebre allora, concentrandosi in se stessa, per provare a ''sentirne'' l'essenza, se mai fosse possibile [//volontà 3, focus mentale 5]. In ogni caso, continuerebbe a tacere, lasciando sia ''il capo'' a prendere l'iniziativa, se poi questi >>>

ANYA sia Rhostha o Alex, lo scoprirà presto.

ALEXANDRA {{ Sala del Consiglio }} § [[ Chissà se può percepire l’eterea presenza dell’antico, lì, in quel luogo di potere? Rimane ferma, tuttavia, immobile in quel preciso punto della piccola sala circolare, e osserva i maghi giungere e anche accomodarsi. Mancano due volti all’appello, ma forse devono ancora arrivare, o forse no, ormai teme che la banshee si sia davvero perduta fra le nebbie e le>

ALEXANDRA ombre, conosce abbastanza la natura delle faerie, ma è stati così anche per molti altri maghi, quindi non se la sente di infierire contro la natura razziale della creatura. Saluta gli astanti con un cenno di capo, in ordine d’entrata, giacché non può parlare e ci vuol troppo tempo per comunicare telepaticamente, forse vuole risparmiare un po’ delle sue energie, che adopera senza remora per>

ALEXANDRA mantenere i laboratori sotterranei, di cui sembra purtroppo essere l’unica interessata. E, specialmente la serra, ha bisogno di cure costanti: semenze, raccolte, lavorazioni d’ingredienti. Certo, ogni pianta cresce indipendentemente dal ‘normale’ periodo di semina, poiché quel loco sotterraneo è prego dell’energia delle gocce, ma preferisce sfruttare ogni spazio e raccogliere più materiale >

ALEXANDRA possibile, per ogni evenienza o studio. Ma una domanda, nella sua mente, squarcerà questi pensieri: “Rostha, siamo qui come ci hai chiesto.” ]]

[ATTENDERE RESPONSO]

Ed eccoli infine, sente le loro menti cercarlo, concentrarsi per percepirlo, discende lentamente sino al piano materiale e tutti e tre vedranno scendere una enorme palla di luce dall'alto, una palla che ha due facce una chiara e una scura. Appena sfiora il suolo si accende accecandoli e quando riapriranno gli occhi lo vedranno nella forma umana che ha scelto. La testa pelata, il mantello>>

logoro sulle spalle, posato ad un bastone con incastonato un diamante, uno zaffiro e un opale. Gli occhi ciechi, bianchi che li osservano mentre sarà esattamente al centro del pentacolo disegnato a terra *Buonasera ancestrali* la voce roca, bassa e pesante *ti ho sentito alexandra* in risposta vocale alla telepatia della rossa. Gli occhi che vagano sui loro volti *Dove è il succhiasangue?*>>

i telepatia solo per alexandra. Sprezzante mentre le sue mani traggono dal mantello un libro, lo lancerà verso Alexandra e un incanto lo farà giungere fra le sue mani. Un lamento si leverà dal vecchio libro che sbuffando aprirà due cespugliosi occhioni azzurri su Alexandra *da vivo puzzava sai*..ovvio che la suprema sappia chi >>

sia *Avete tutti i miei doni se non sbaglio e direi che nel giro di poco tempo riunirete le sacerdotesse e vi recherete al bosco, vi lascerò una mappa e la seguirete* li osserva uno alla volta *Tu* direbbe rivolto ad Anya *so che avete dei problemi, raccontameli* simaptico come sempre.

[GDR PLAY, TURNI: ANYA, ALEX, ADHIER - MAX 4 POST A TESTA]


ANYA [sala del consiglio] che possa sentire nella sua testa l'appello di Alex oppure no, la nordica potrà accorgersi di quella sfera luminosa che discende ed aumenta d'intensità fino ad abbagliarli. Sarà allora che porterà in alto le braccia, andando a coprirsi gli occhi con le mani dinanzi al volto, ma è un attimo. Subito l'ambiente tornerebbe alla normalità e, riaprendo gli occhi, se lo >>>

ANYA ritroverebbe esattamente come lo ricordava, nelle false spoglie di un vecchietto innocuo. Non fosse tremendamente seria la situazione, le verrebbe da ridere! Naturalmente non ode la risposta dell'Antico, ma può senz'altro vedere il libro che compare dal nulla e svolazza verso Alex. E' concentrata su quel che accade quando la voce del vecchio la colpisce come un pugno. Sgranando gli occhi >>>

ANYA trarrebbe alcuni profondi sospiri {problemi... si, ce ne sono sempre di problemi, ma ora come ora quello principale è che manca una guida a questa Gilda e il risultato è che siamo tutti alla deriva, ognuno si arrangia come può, nonostante abbiamo cercato più volte di risvegliare dal torpore la nostra suprema} eviterebbe di guardarla, concentrandosi su Rhostha, ma continuerebbe {le abbiamo >>>

ANYA lasciato missive che non hanno sortito risposta, richieste di consigli che non sono stati colti. Ella compare, di tanto in tanto, ma solo per accusare e renderci la vita difficile. La Falce può testimoniare che dico il vero, ma forse a voi non dovrebbe essere necessario, forse ne sapete quanto e più di noi} terminerebbe, alzando tuttavia una mano per evitare che qualcuno possa intervenire {non >

ANYA sto chiedendo la sua carica, sia chiaro, so di non essere all'altezza. Chiedo a voi Rhostha, di prendere la guida di questa congrega, sin tanto che non giunga qualcuno di responsabile o realmente capace} solo allora abbasserà lo sguardo a terra, in attesa.

ALEXANDRA {{ Sala del Consiglio }} § [[ Ed ecco ch’infine lui giunge, richiamato forse dalla sua invocazione mentale, e non solo, o di sua spontanea volontà. Non c’è che dire, penserebbe in un momento di leggerezza, sa come fare apparizioni incredibilmente scenografiche. Udirà il suo saluto, e la risposta a ciò che ha pensato poch’innanzi e, dopo pochi secondi, la sua mente verrà carezzata da una >

ALEXANDRA domanda. Sa ovviamente a chi si riferisce. Donatien. Si concentrerebbe, lasciando che ogni pensiero superfluo scivoli dalla sua mente, come sabbia appoggiata su una mano aperta, con le dita distanziate le une dalle altre. Via, dovrebbero venire inghiottite dall’oblio sotto i suoi piedi e, una volta che raggiungerà il suo obiettivo, modellerà con quanta più maestria possibile un pensiero, che >

ALEXANDRA verrebbe proiettato nel centro di quella mente superiore. o.O.° “Non l’ho contattato dopo il tuo richiamo, ma era presente durante l’ultimo incontro qui in Sala. L’unica motivo per cui, penso, non è ancora qui è che deve soddisfare con urgenza alcuni suoi… bisogni primari” °.O.o. §Telepatia lvl.5§. Nel frattempo vedrà un libro, a lei molto familiare, venirle lanciato incontro dall’antico, e >

ALEXANDRA che senza pensarci un solo attimo prenderebbe, con ambedue le mani, e ascolterebbe le sue lamentele. “Quanto tempo, Grimoire..” penserebbe, mentre lo appoggerebbe sullo scranno del supremo, per poi tornare a osservare gli astanti, con espressione grave e accorta, che non dovrebbe essere solo riflesso del suo animo, m’anche una maschera ben eretta, filo dopo filo, strato di cuoio su cuoio, >

ALEXANDRA tempera su tempera, del tutto impassibile, come ghiaccio. §Sangue Freddo lvl.3§ Ma dentro sé non può far a meno di pensare che chi punta le dita contro gli altri deve essere consapevole che, nel gesto, se ne punta contro di sé, da solo, ben tre. ]]

[PC ADHIER FUSO, RIMANE LI PNG - ATTENDERE RESPONSO]

Parole, suoni, pensieri, muoverebbe appena la mano destra verso Alexandra *Da ora i tuoi pensieri sono udibili sia da Adhier che da Alexandra e lo saranno anche per Donatien fino a che non ritroverai la voce ma ricorda, non solo i pensieri che vorresti inviare in telepatia ma tutti* ed infatti entrambi sentiranno il commento sull tre dita puntate *Dunque* si muove di nuovo per la sala>>

il rumore dei suoi passi, il tichettio del bastone, lo sbuffare dell'aria che esce dalle sue labbra. Adhier tace ma ha già avuto modo di parlare e la sua voce non serve, non ora *Voi siete portatori di equilibrio, dovreste mantenerlo in nome dell'ars* non guarda nessuno ma tutti in generale *difendere le gocce e intervenire nel caso in cui l'equilibrio sia in qualche modo disturbato*>>

cammina in cerchio, la mano destra regge il bastone la sinistra piegata con l'avambraccio dietro la schiena *Dovreste essere, ognuno per la sua natura, custodi del giorno e della notte, della luce e della tenebra* e ora passerebbe gli occhi ad osservarli tutti uno ad uno *una specie di limbo con un patto e regole ben precise che voi dovreste far rispettare* è un discorso un pò complesso>>

ma ha di fronte degli ancestrali dalla mente aperta e si augura che capiscano cosa lui sta intendendo *Ma se sono gli stessi guardiani a litigare tra loro, a spostare l'equilibrio, chi vigila sui guardiani?* e una risata eccheggerebbe nella notte intorno a loro, una risata che è un misto di dolore e disprezzo *tu dici che lei è assente, che vi ostacola, che non vi insegna, che non sa >>

essere una giusta guida, Adhier mi ha detto la stessa cosa in altri termini ma io prima di esprimermi e di dare giudizi voglio sentire la risposta di Alexandra e capire cosa abbia da dire poi vi darò il mio giudizio, non sono molto in vena di scherzi, di vezzi o di belle parole, io sarò per voi una sorta di Inquisizione ma non nel senso in cui la intendono i fedeli del cristo bianco, io sarò>>

come sono sempre stato il guardiano dei guardiani. Pensa per noi Alexandra, ti sentiremo come se tu stessi parlando* e rialzerebbe lo sguardo a fissarsi negli occhi di Anya *Tu invece mi racconterai del tuo rapporto con il governo e mi dirai la differenza fra malvagio e caotico, quanto ad Adhier ho già messo alla prova lui e le sue doti nella stanza della Ilharess* e scoppierebbe >>

a ridere *Siete mai andati tutti insieme a cercare lei o ghadia, a cercare tutti quei maghi che nel tempo sono spariti? No non lo avete fatto..e quale è lo strumento che dovremo usare per cancellare loro la memoria dell'ars, vediamo chi mi risponderà.

[GDR PLAY, TURNI§: ALEXANDRA, ANYA, ADHIER SE RIESCE - MAX 4 POST A TESTA SIATE CONCISI]


ALEXANDRA {{ Sala del Consiglio }} § [[ Ascolta le favelle dell’Arcimaga come se sapesse già che le avrebbe udite, la sua mancanza di reazione non è dovuta minimamente al suo sangue freddo, a sotterfugi o a un’indifferenza che forse non le appartiene del tutto, è semplicemente perché non aveva alcun dubbio in proposito, sapeva che l’avrebbe, o meglio, che l’avrebbero fatto. Non ha bisogno neanche di >

ALEXANDRA riflettere al riguardo. Rimarrebbe col corpo ferma, in piedi, senza muovere un solo muscolo del suo corpo, a parte il leggero e costante alzarsi e abbassarsi delle spalle a ogni respiro e lo sbattere delle ciglia, per il resto pare una statua di marmo, scolpita con incredibile capacità. “Dici che non sono degna per la mia assenza, per il mio palese calo di presenza negli anni. Ed è>

ALEXANDRA assolutamente vero. E’ una colpa che ho e ammetto. Ma lascia che ti illumini, su quali siano stati i miei pensieri negli ultimi due anni.. A chi lascio le redini della congrega? A te Anya, che volevi far cadere un governo che desidera equilibrio, per darlo in pasto al tuo amico, o amante -non m’importa saperlo-, caotico? Mi hai scritto una missiva, invece di venirmi a cercare, e con una >

ALEXANDRA missiva ti ho risposto quando qualsiasi altro supremo ti sarebbe venuto a prendere e ti avrebbe gettato nelle prigioni, in attesa del giudizio del consiglio, o direttamente degradato o espulso, chissà. Sono stata tentata, invero ho remato contro la mia stessa natura per quello che pensavo fosse e potesse essere il bene della congrega, visto che siamo rimasti in quattro. E le tue parole >

ALEXANDRA mostrano quest’ennesimo mio errore. Ti ho scritto una missiva, spiegandoti i perché e i per come, facendoti capire l’errore e ciò che ti poteva accadere. E tu che fai? Vai a piagnucolare da Adhier, dicendoli che ti ho minacciato, che ti ho aggredito in una missiva che, Rostha è di certo consapevole nei contenuti, di aggressivo vi era ben poco, specie per la mia natura e per le mie >

ALEXANDRA responsabilità. Lo mandi contro di me, mi aggredisce, mi urla contro, mi insulta e si rifiuta di farmi rapporto, infrangendo numerose regole dello statuto di cui dovrebbe essere esempio per i suoi sottoposti. E in tutto questo tempo che ho ricevuto da voi? Che avete fatto? In cosa vi siete operati, dato che non ho trovato missive in bacheca, se non un contentino a testa, specialmente da Adhier>

ALEXANDRA che non ha fatto rapporto sulla questione del Re Corvo? Frasi velenose, rinfacciamenti. Io faccio tutto ciò che posso. Sempre.” Una pausa, fortunatamente il potere concessole dall’antico le permette di far udire a tutti, senza ripetere per decine di minuti le stesse cose a ognuno di loro. “Sapessi in quante occasioni mi bruciava le vene e l’animo, e io non ho ceduto perché m’auguravo che >

ALEXANDRA rinsaviste, anche se sembrava spezzarmi, squartarmi… carbonizzarmi.. La Fiamma!” Risponderà, così, anche alla domanda di Rostha. ]]

ANYA [sala del consiglio] è incredibile che possa sentire un commento che certamente non doveva giungere alle sue orecchie. Non risponde alla provocazione, se tale era nelle intenzioni. Un'altra maschera di cera si ergerebbe in quella sala dove sembra esser calato lo stesso gelo delle temperature più invernali, è l'essenza nordica di Anya a permetterle di fissare i lineamenti in >>>

ANYA un'espressione del tutto neutra [//sangue freddo 3]. Rhoshta riprende a muoversi e ripete le sue parole -più o meno- e fa altre domande. Lecite. {Ho accettato di essere una guardia governativa ai tempi del grande buio e ho combattuto per le due terre. Ciò che ho detto all'amico Henz e ai due Govetnatori che si sono succeduti sono le stesse che dirò a voi: resterò nel Governo sin tanto che non >>

ANYA mi verrà chiesto nulla contro l'equilibrio, e Almarth può confermarlo. Ma qui, credo che ci siano visioni diverse della cosa e non escludo di essere in torto, questo potrete essere voi... o il tempo... a giudicare. Il Caos non è altro che la controparte dell'Ordine, l'altro piatto della bilancia o l'altro lato della moneta. Non vi può essere l'uno senza l'altro, altrimenti il mondo intero >>>

ANYA crollerebbe. Questo per me è Equilibrio e questo credo sia stato male interpretato. Quanto al resto, tutti insieme... Difficile organizzarsi direi} il sorriso è obliquo, ironico {e dovremmo fare un preciso rituale, anche se non lo conosco, per cancellare la loro memoria, ciò che ha a che fare con magia, incanti e abilità apprese fra queste mura}. Non le importa nulla di risponderle, ribattere >>

ANYA a colei che ha tutta l'aria di fare la vittima, in realtà è anche disposta ad andarsene e lasciarla sola nelle sue convinzioni, solo una domanda le nasce spontanea {a quanto pare conoscete bene Henz... mi chiedo da dove arrivino le vostre certezze...} e poi null'altro.

ADHIER [Sala Consiglio] Arrivato nella sala alle spalle della consorella di era seduto al suo posto e li c'era rimasto senza muoversi e senza parlare. Solo gli occhi si sono spostati per osservare i vari presenti o chi prendeva la parola. Alle parola di ognuno le labbra restano sigillate. Strette in una linea dura. Cercherebbe di non portare in quella sala >>>

ADHIER >> nessuna emozione anche se risulta più complesso di quanto solo potesse crede, ma ci prova restando impassibile alla reazione di Roshtha, alle sue risate vuote ed a quelle che sente aleggiare attorno a loro [/sotter.2-sang.fred.3]. Non manca lui di sottolineare che la Falce gli aveva fatto presente quei problemi notti prima e lui di rimando non aggiunge >>>

ADHIER >> nulla a quelle, probabilmente consapevole che l'altro abbia colto anche ciò che non ha detto. Arriva quindi la voce di Alexandra nella propria testa, sciorinando quelle parole trite e ritrite. Gli occhi sono rivolti a lei mentre parla e solo dopo che le avrà udite in silenzio quella bocca che era rimasta chiusa andrebbe ad aprirsi per buttare fuori il solito tono >>>

ADHIER >> rauco e graffiato [Ma non ti chiedi perché abbiamo dovuto scrivere in bacheca?] Ecco la sua richiesta mentre a va a guardare [Abbiamo dovuto scrivere li per metterti al corrente di cose che avresti dovuto vedere e ascoltare in prima persona, invece mentre i demoni ci stanno addosso tu vai sull'isola in cerca di fantasmi che non hanno >>>

ADHIER >> fatto nulla di pericoloso per l'equilibrio] Una breve pausa prima di continuare [Continui a dire che non sono stato abbastanza forbito nei miei sunti, mi hai ordinato di raccontare cosa è successo come suprema e non come compagna, inoltre nulla ti ha impedito di vanificare tutti il nostro operato, con il comandante e con le sacerdotesse >>>

ADHIER >> lasciando come sempre tutto a metà. Inoltre voglio ricordare a tutti, che io e solo io sono andato a cercare Ilyth e nell'andare a cercarla ho incontrato i demoni, io sono andato a cercare Ghadia quando lei non aveva nessuna intenzione di tornare perchè pensava di avere una congrega ed una famiglia contro, sono riuscito a farla tornare, forse non sono >>>

ADHIER >> stato troppo convincente perchè poco tempo dopo elle stessa ha deciso di mettere fine alle sua vita ome tanti, ma io ho sempre cercato chi era lontano da qui e non mi si può fare una colpa se ho sempre cercato il contatto diretto e non lo scambio epistolare].

[ATTENDERE RESPONSO]

Ascolta, ascolta tutti, non li interrompe nemmeno per un attimo, lascia che si sfoghino, che dicano ciò che devono dire, che si accusino. Non esprime ne torti ne ragioni ma li giudica tutti uno per uno *Sono giunto alle mie conclusioni e riguardano tutti voi* si solleva il capo di colpo, si ferma nuovamente al centro del pentacolo, sembra quasi ergersi padrone di ciò che l'ars dona *E' >>

necessario per tutti voi fare un passo indietro, è necessario per voi rivedere il vero significato dell'ars, è necessario per voi ricominciare a comprendere cosa voglia dire essere dei maghi. Tutti avete peccato, tutti avete sbagliato, in un modo o nell'altro* lo sguardo passa su tutti loro, lentamente, dal bastone ora si leva una fiamma, enorme, alta che sfiora il soffitto della stanza >>

*questa è la fiamma dell'ars, questa è la fiamma che purifica e questa è la via che seguiremo* li chiama vicino a sè. Indicherebbe loro il punto preciso in cui porsi, Alexandra dinanzi a lui, Adhier a destra e Anya a sinistra *Se seguissi il mio istinto umano vi cancellerei dalla faccia della terra, questa fiamma si abbatterebbe su tutti e tre, cancellerebbe la vostra memoria dell'ars>>

vi renderebbe normali umani privi di alcuna coscienza dell'ars, vi svuoterebbe completamente* ringhia ora la sua voce che rimane bassa e graffiante *Ma io vi darò una possibilità, una sola e sarà concessa a tutti e tre, l'unica e l'ultima che avrete, se fallirete - ognuno a suo modo - nuovamente perderete il vostro status di maghi per sempre* non accusa nessuno in particolare ma tutti>>

nessuno escluso *Io Roshtha* e la fiamma si espanderebbe aprendosi come un ventaglio sopra di lui e poi divenendo una cupola che li copre tutti *guardiano delle gocce, artiglio dell'ars, antico tolgo a voi i vostri poteri attuali che vi saranno concessi solo ancora una volta durante la battaglia contro i demoni* la sua voce diviene cantilena, il fuoco senza scottare tocca i corpi dei tre maghi>

L'antico è emanazione stessa del medaglione del pendragon ora *Tu Alexandra non sei più suprema, perdi il potere di gestire questa congrega, torni ad essere arcimago* borbotta mentre la rossa sentirà calare i suoi poteri, si sentirà lambita dalla fiamma, la sentirà bruciarle il corpo e l'anima, purificarla, il pentacolo avrà la pietra degli arcimaghi ed esploderà una luce azzurra che la>>

avvolgerà mostrandole le sue colpe. Ma ancora vi è da pulire e nettare, ancora vi è da insegnare a chi ancora non sa, la luce si sposterà su Adhier prima e su Anya poi, li inonderà mentre per ognuno di loro le parole dell'antico saranno diverse ma simili *Tu devi imparare prima di poter insegnare, devi ricominciare il tuo cammino, devi percorrerlo con attenzione, tu devi risalire la china*>>

rivolto ad Anya *Hai provato l'ebrezza di essere arcimago ma non eri ancora pronta ma il tuo tempo potrebbe tornare, torna ad esser precettore della magia* e uno smeraldo comparirà di nuovo sul pentacolo di Anya e una luce verde la avvolgerà *Tu che sei stato a guida dell'esercito degli artigli nuovamente devi combattere, stavolta per te stesso, affila di nuovo le tue armi e impara>>

ciò che ancora non sai ora che sei di nuovo un artiglio* e sarà giallo il topazio sul pentacolo così come la luce che lo avvolge *Io invoco su di voi la fiamma, io invoco su di voi la rinascita, guideremo insieme la congrega e cresceremo sino a che uno di voi non sarà pronto a risedersi sullo scranno di supremo che resterà vuoto!*.

[GDR PLAY, TURNI ALEX, ANYA, ADHIER - ULTIMO TURNO - MAX 4 A TESTA CONCISI GRAZIE]


ALEXANDRA {{ Sala del Consiglio }} § [[ Non riceve le risposte che cerca, solo frasi estranee a quanto ha pronunciato, ma l’insoddisfazione e delusione, nel vedere che sentono e non capiscono, o meglio, ignorano, girano attorno al problema per rivolgerglielo contro, è sintomo che non hanno neanche capito il pensiero che Rostha ha voluto condividere con tutti gli astanti quando le ha donato il potere di >

ALEXANDRA condividere i suoi pensieri con gli astanti. Quanto di indica una persona solo due dita di fatto sono indirizzate a essa, il pollice e l’indice, le altre tre sono chiuse a pugno, rivolte verso se stessi. E’ forse qualcosa che ancora non sanno affrontare. Si muove per porsi in cerchio attorno a Rostha, insieme agli altri due maghi. La consapevolezza di ciò che sta per accadere dovrebbe esserci >

ALEXANDRA già, nel profondo dell’anima, forse addirittura un po’ lo desidera anche, sebbene sia un fallimento vedere una disunione e incapacità di dialogo simile. Il volto rimane grave, ma tranquillo, sereno, non c’è nulla di quanto loro hanno detto che possa averla scalfita, è fatta d’adamantio, e sono i tredici anni in congrega che l’hanno resa così,oltre che la sua vita. Sente le parole dell’antico,>

ALEXANDRA vede e percepisce la potenza della Fiamma ch’invoca e che, venendo degradata, si sente strappare dalle sue vene. E’ vero, sente diminuire la sua percezione, il suo potenziale, le sue capacità, e ne soffre, come se strappassero dal suo seno un figlio che ha sempre amato intensamente, ma d’altro lato c’è della leggerezza in tutto questo, il non avere più quel ruolo e quella presenza nelle vene >

ALEXANDRA che l’ha spesso destabilizzata. Sente che l’uomo dice che non avranno più poteri, e cerca di comprendere se si tratta della magia o di anche delle abilità, strano pensare a certe piccolezze in questo momento, vero Alex? Percepisce un gran calore fra i seni, sente la pietra del pentacolo divenire zaffiro e il medaglione del drago, che teneva depositato nei suoi appartamenti svanire, troncare >

ALEXANDRA il legame, che poi sia temporaneamente o per sempre è solo il destino a decidere. ]]

ANYA [sala del consiglio] e finalmente arrivano anche le parole di Reidha, che la fanno pensare. Probabilmente tutta quella faccenda è stata gestita malamente, da tutte le parti, non si vergogna ammetterlo. Ma quella scenetta teatrale in cui manca solo che Alex si batta sul petto e si strappi i capelli, non l'aiutano né a calmarsi né a farle cambiare idea sulla sua inadeguatezza. >>>

ANYA Infine, com'è giusto che sia, è l'Antico a prendere le redini della situazione. Li chiama a sè e Anya risponderà, andando a posizionarsi ove le venga indicato, seguirà con lo sguardo la fiamma e con l'orecchio le parole, sino al momento in cui la punizione tocchi anche lei. Allora sentirà qualcosa scemare dalle sue vene, le gambe piegarsi appena come se la forza le venisse meno, ma non >>>

ANYA oppone resistenza mentre le pietre incastonate si tramutano, segnalando la retrocessione a tutti... ebbene, è in buona compagnia! A questo punto non resterebbe altro da fare che rimboccarsi le maniche. Fisserebbe gli occhi in quelli vuoti di Rhostha e, sicura che nonostante tutto lui possa vederla, annuirebbe condividendone la scelta.

ADHIER [Sala Consiglio] Al comanda dell'antico ecco che si porta alla destra del mezzo, pronto come lo è sempre stato d'innanzi a lui. Si ferma li sulla punta a destra della stella lasciando che l'altro parli a nome di tutto l'ars e che li indichi uno per uno. Il commento che per primo arriva su Alexandra, degradandola, il resto sarà ovvio. Le parole per lui e per Anya >>>

ADHIER >> per quanto simili sono radicalmente diverse. Toccherà anche a lui lasciare il grado di Primo, che forse non gli è sempre calzato un pò troppo grande recuperando i panni da Artiglio. Ricominciare. Ripartire per combattere ''con'' loro e non ''contro'' di loro. La fiamma gialla lo avvolgerà come ha fatto con le altre donne, facendogli ritrovare sul petto >>>

ADHIER >> il pentacolo che porta stretto al centro la pietra gialle e non quella viola. Un passo in dietro certo, ma forse più di qualcuno li dentro ne farà cento in avanti, perchè la sua convinzione ed una, ed il traduardo seppur adesso lontano lo vende ancora, anche più nitido e quello scheletro vecchio lo sa.

[ATTENDERE RESPONSO]

Tutto è compiuto, le decisioni prese si chiudono le palpebre a coprire gli occhi ciechi *Le lezioni ricominceranno la prossima settimana, rivedremo tutto il sistema insieme, ogni decisione la discuteremo insieme nelle sedi apposite, dovrete fare rapporto a me di ogni cosa e scrivere un messaggio alla bacheca, vi incontrerò uno alla volta. Anche Donatien deve fare lezioni e prepararsi alla>>

guerra contro i demoni, chiamate le sacerdotesse, nel giro di un passaggio di luna muoveremo guerra ai demoni* la fiamma spenta, la luce normale delle candele che illumina la stanza *non voglio mai più sentire litigi e lamentele fra di voi ne in pubblico ne in privato o ve lo prometto vi sigillerò qui dentro e scatenerò un inferno di elementi dal quale nessuna aura difensiva che si rispetti >>

vi difenderà* si sollevano le labbra a mostrare i denti gialli *Un compito per ciascuno ora come ai vecchi tempi, Alexandra cerca di capire se sia possibile creare le candele di babilonia da grimoire, adhier entro due notti casteremo insieme all'arena, devo sistemare il tuo casting, anya contatta donatien, fammi un report del suo livello di preparazione e poi terremo le lezioni insieme*>>

non ha altro da aggiungere *Buonanotte signori e ricordate le mie parole, il male minore sarebbero una cascata di meteoriti se anche solo mezza parola di odio fra di voi uscirà* non ammette repliche e lentamente si allontanerebbe, stavolta dalla porta principale.

[GDR END - TURNI: ANYA, ADHIER, ALEXANDRA - CHIUDETE IN AUTOMASTERING - BUONANOTTE]


ANYA [sala del consiglio] non ha davvero molto da dire, né da aggiungere. Ascolta pazientemente ogni parola e annota la missione che le viene affidata. Donatien. Annuisce, poi scambia uno sguardo veloce con i confratelli, tutti sulla stessa barca. Si guarda bene dall'esternare i suoi pensieri, ma forse il vecchio lo sa già quanto consideri difficile il veto che ha posto. Attenderebbe solo >>>

ANYA alcuni istanti, che lui raggiunga la porta, oppure no, per muoversi a sua volta. Quando sarà all'uscio si volterà verso il centro della stanza, ove i due dovrebbero ancor essere e si rivolgerà al confratello, come ha sempre fatto negli ultimi tempi {vieni con me Reidha? Credo che dovremmo allenarci...} e se lui accettasse l'invito, lo aspetterebbe prima di varcare la soglia e sparire fra il >>

ANYA dedalo di corridoi.

ADHIER [Sala Consiglio] Le parole non terminano e ci sono anche ordini e compiti per ognuno. Lo sguardo è basso rivolto al centro della stella dove stanno i piedi dell'antico. Non si pronuncerà altre, il suo intervento se non breve è forse servito a qualche cosa, o per lo meno lo spera seriamente dentro di lui. I piedi di Roshtha si allontanano >>>

ADHIER >> ma lui non li segue limitandosi adesso ad osservare il suo ciondolo e a percepire quella mancanza dentro di se e che forse tutti hanno. Chiude gli occhi per un lungo istante e solo quando si sente richiamare alza gli occhi osservando Anya che lo richiama. Su di lei si ferma voltando poi la testa verso Alexandra. Una lunga occhiata >>>

ADHIER >> che non si porta dietro molto se non un pizzico di rammarico [Non mi penti di quello che ho fatto e di come l'ho fatto, ne mi pento di quello che ho detto, forse il modo poteva essere diverso, ma spero che tu possa capire, se non subito il tempo ti darò tutte le risposte, almeno ... Spero] Nient'altro verso la fu Suprema dandole subito dopo le spalle >>>

ADHIER >> per uscire insieme alla consorella per fare quanto detto. Allenarsi.

ALEXANDRA {{ Sala del Consiglio }} § [[ Annuisce all’ordine dell’Antico. “Avevo intenzione di scoprirlo, ho già acquistato la cera e mi mancava Grimoire per contattare chi di dovere per assistermi. Volevo portare il Mago Donatien con me, se non ci sono problemi, non tanto per partecipare, dato che può ancora fare ben poco, quanto per fargli acquisire esperienza visiva con l’infondi magia, che presto>

ALEXANDRA si troverà ad apprendere”. Penserebbe, approfittando del potere concessogli un’ultima volta per potergli trasmettere le sue intenzioni senza utilizzare la telepatia e accelerare quindi il processo. Andrebbe a prendere il libro, Grimoire, che adesso ronfa rumorosamente, appoggiato sullo scranno del Supremo, e lo stringerebbe al petto, mentre seguirebbe subito l’Antico fuori dalla Sala per >

ALEXANDRA poter raggiungere insieme i piani alti. Ascolta le favelle dell’Artiglio, e gli donerebbe una lunga occhiata mentre s’appresta a uscire, è evidente che ancora non ha capito nulla di quello che è accaduto, non ha compreso gli errori per cui gli è costata la degradazione, il motivo per cui non è stato giudicato non degno della sua carica… la sua arroganza, e non solo, che non sono degni di un>

ALEXANDRA mago. Ma non gli risponderà, Rostha ha detto basta litigi e battibecchi, e non cadrà nella trappola che forse gli tende, perciò in silenzio riprenderà il passo, per seguire l’Antico. Deve trasferire i suoi averi nella sua vecchia stanza, che nonostante non occupasse più da tempo s’è sempre tenuta riservata, e ancora qualcosa vi è custodito, per quando è di fretta e non ha voglia di fare >

ALEXANDRA tutta la scarpinata per i piani alti. Di certo sarà interessante la sua missione, anzi, la parola più esatta sarebbe stimolante. E gli Dei –e pure l’Antico- sanno più che bene quanto ha bisogno di stimoli creativi e gratificanti, che possano mettere alla prova le sue capacità. ]]
mikyy=))
00venerdì 4 marzo 2016 14:19
Domandina:

- Alexandra può comunicare telepaticamente con tutti gli ancestrali senza limitazioni previste dal suo livello di telepatia ma TUTTI i suoi pensieri sono udibili dai confratelli "

Solo dai confratelli presenti nella giocata giusto?
Già mi immagino che spasso se ad Alex capita di incontrare qualche bel vichingo muscoloso davanti a dei maghi! [SM=g27824]
Ultima domanda, metto semplicemente dei simboli tipo "xxxpensierixxx" o devo dichiararlo in qualche altro modo?
Attendo lumi! [SM=g27811]
EDAVE
00venerdì 4 marzo 2016 15:16
Se incontri un vichingone e pensi "che gnoccolone" e ci sono ancestrali in giocata con te sentono cosa pensi [SM=g27828] .
Mettilo tra xxxxxpensierixxx per distinguere quando usi telepatia.
Dai che se ammazziamo i demoni poi puoi tornare a strillare bello gnoccolone di un vichingone


Joglar1
00venerdì 4 marzo 2016 17:49
Bisognerebbe anche sistemare la questione incanti giusto? Perché, al di là del livello, io ad esempio dovrei averne uno in meno...
mikyy=))
00venerdì 4 marzo 2016 18:05
Basta che scrivete in forum maghi, o qui, quale incanto volete abbandonare e io aggiorno le schede sul forum ufficiale.
Joglar1
00venerdì 4 marzo 2016 20:50
Ok, a malincuore toglimi sigillo arcano
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