DONINGTON PARK – 9° ROUND – 26, 27 e 28 GIUGNO 2009
Donington Park, Domenica 28 Giugno 2009
La doppietta di Spies mette nel mirino la leadership di Haga
Giornata trionfale per Ben Spies (Yamaha) davanti a 61.000 spettatori a Donington Park. Il pilota texano, autore di una doppietta, ha ridotto da 48 a 14 il suo distacco in campionato dal leader Noriyuki Haga (Ducati), caduto in gara 2 dopo essere salito sul podio in gara 1 e che ha riportato una frattura vertebrale. Si avvicina anche Michel Fabrizio (Ducati), terzo nella seconda prova, ora staccato di 51 punti. Ritorna ad affacciarsi nei quartieri alti l’Aprilia, con Biaggi secondo in gara 1. Leon Haslam migliore dei piloti britannici, battuto solo da Spies in gara 2.
Gara 1
Continua inarrestabile la marcia di Ben Spies (Yamaha). Dopo aver centrato l’ottava pole position, il pilota texano ha aumentato il suo bottino di vittorie arrivando a quota nove. Spies ha comandato la corsa fin dall’inizio, trascinandosi dietro un ottimo Max Biaggi (Aprilia). Nell’ultimo giro il pilota Yamaha ha alzato il ritmo staccando il rivale, che nelle ultime curve ha accusato un piccolo problema tecnico che non gli ha impedito però di concludere secondo. Era dalla gara del Qatar che Biaggi non saliva sul podio. Terzo posto per il leader di campionato Noriyuki Haga (Ducati) che ha contenuto i danni in una gara dove non era competitivo per la vittoria. Duello tutto britannico per il quarto posto, con Leon Haslam che ha avuto la meglio su Shane Byrne (Ducati). L’ottima giornata Aprilia è stata completata dal sesto posto di Shinya Nakano. Solo settimo l’idolo di casa Jonathan Rea (Honda), che ha preceduto un positivo John Hopkins (Honda). Appena 12esimo Michel Fabrizio (Ducati), un punto per Ruben Xaus con la BMW.
Ben Spies: "E' stata una gara difficile, Max mi e' stato dietro tutto il tempo e tutti e due eravamo veloci. Ero in vantaggio quando ho commesso un paio di errori e me lo sono trovato attaccato. Negli ultimi giri sono tornato a girare in 1'30 ma non sentivo Max arrivare cosi ho capito che c'era qualcosa che non andava e quindi ho approcciato le ultime curve in modo più tranquillo. Dobbiamo essere aggressivi in questa fase e recuperare più punti possibile."
Max Biaggi: "Sono davvero contento di questo risultato dopo le modifiche che abbiamo apportato venerdì e sabato. Ieri abbiamo trovato il modo per andare veloci su questa pista e abbiamo scelto anche la gomma più adatta. Nel warm-up abbiamo avuto un po' di problemi ma siamo riusciti a risolverli prima dell'inizio della gara. Nell'ultimo giro all'ultima chicane ha iniziato ad avere qualche problema, non so bene cosa, la moto si e' fermata per poi ripartire poco prima della bandiera a scacchi. Penso di essermi meritato il secondo posto."
Noriyuki Haga: "Ho cercato di fare il possibile ma Spies e Biaggi erano veramente troppo veloci. Ho provato a lottare per la vittoria ma ho dovuto accontentarmi del terzo posto. Ad ogni giro ho provato a spingere e non ce l'ho fatta a superarli. Per la prossima gara cercheremo di cambiare qualcosa per migliorare il feeling con la moto."
I risultati: 1. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 34'57.230 (158,831 kph); 2. Biaggi M. (ITA) Aprilia RSV4 Factory 7.156; 3. Haga N. (JPN) Ducati 1098R 10.968; 4. Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 18.843; 5. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 19.125; 6. Nakano S. (JPN) Aprilia RSV4 Factory 21.286; 7. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 23.644; 8. Hopkins J. (USA) Honda CBR1000RR 32.849; 9. Smrz J. (CZE) Ducati 1098R 32.904; 10. Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 33.192; 11. Checa C. (ESP) Honda CBR1000RR 34.535; 12. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 35.093; 13. Camier L. (GBR) Yamaha YZF R1 35.441; 14. Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 39.034; 15. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 41.067; 16. Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 46.4
Gara 2
Dopo gara 1, Ben Spies (Yamaha) si aggiudica alla grande anche gara 2. Il fuoriclasse texano ha allungato subito al via, facendo il vuoto alle sue spalle, tanto da accumulare un vantaggio di 7”. Finale in passerella per la decima vittoria stagionale, ancora più importante perché è coincisa con la battuta a vuoto di Noriyuki Haga (Ducati). Il pilota giapponese, che ha conservato la leadership in campionato per soli 14 punti, è infatti caduto nel corso del quinto giro mentre occupava la seconda posizione e stava cercando di recuperare terreno su Spies. Gara 2 ha regalato un podio ai piloti britannici grazie a Leon Haslam (Honda), che nel finale ha contenuto bene il ritorno di Michel Fabrizio (Ducati), che si è portato a 51 punti dal compagno di squadra, tenendo vive le sue ambizioni iridate. Ancora una prova convincente di Shane Byrne (Ducati), quarto davanti al connazionale Tom Sykes (Yamaha). Positivo il risultato di Ruben Xaus (BMW), nono al traguardo. Gara da dimenticare invece per l’Aprilia, con Max Biaggi e Shinya Nakano entrambi caduti. Il pilota romano è poi ripartito finendo 21esimo. Non ha preso via John Hopkins (Honda), non ancora a posto fisicamente dopo le fatiche di gara 1.
Ben Spies: "E' stato un weekend perfetto, so che Haga e' caduto e spero che non si sia fatto nulla di grave. Non mi piace vincere in questo modo ma devi comunque raccogliere punti quando le cose vanno male. In gara due la pista era molto calda e anche un po' scivolosa quindi abbiamo fatto qualche modifica alla moto per andare meglio. Per fortuna non abbiamo dovuto spingere al limite massimo ma abbiamo tutti lavorato bene oggi."
Leon Haslam: "Negli ultimi round abbiamo sofferto perche' non conoscevamo i circuiti ma oggi desideravamo tantissimo salire sul podio. Sto bene, sono ovviamente dispiaciuto per Haga perche' ero dietro di lui ma il secondo posto e' un ottimo risultato. Nella prima gara abbiamo avuto problemi di chattering ma durante tutto il weekend ho sentito il supporto del team che voglio ringraziare di cuore."
Michel Fabrizio: "Oggi Ben era imprendibile. Nella prima gara ho avuto problemi al cambio mentre in gara 2 mi sono divertito a lottare contro Haslam. Sono contento di questo risultato ma mi spiace per Haga che e' caduto."
Noriyuki è partito bene, in seconda posizione alla fine del primo giro, ma nel quarto passaggio è stato vittima di una brutta caduta mentre percorreva la curva Coppice Corner. E’ stato subito trasferito al centro medico del circuito dove i medici hanno riscontrato una frattura ad una vertebra dorsale. A questo punto, hanno deciso di trasportare il pilota giapponese all’ospedale di Derby dove verranno effettuati ulteriori accertamenti.
1. Spies B. (USA) Yamaha YZF R1 35'14.788 (157,512 kph); 2. Haslam L. (GBR) Honda CBR1000RR 6.622; 3. Fabrizio M. (ITA) Ducati 1098R 6.816; 4. Byrne S. (GBR) Ducati 1098R 7.349; 5. Sykes T. (GBR) Yamaha YZF R1 8.145; 6. Camier L. (GBR) Yamaha YZF R1 13.463; 7. Kiyonari R. (JPN) Honda CBR1000RR 15.751; 8. Ellison J. (GBR) Yamaha YZF R1 16.837; 9. Xaus R. (ESP) BMW S1000 RR 22.891; 10. Andrews S. (GBR) Kawasaki ZX 10R 30.347; 11. Lanzi L. (ITA) Ducati 1098R 30.622;12. Lagrive M. (FRA) Honda CBR1000RR 31.562; 13. Kagayama Y. (JPN) Suzuki GSX-R 1000 K9 32.148; 14. Parkes B. (AUS) Kawasaki ZX 10R 32.607; 15. Rea J. (GBR) Honda CBR1000RR 32.806; 16. Scassa L. (ITA) Kawasaki ZX 10R 34.269
Classifica campionato (dopo 9 Round di 14): 1. Haga 308; 2. Spies 294; 3. Fabrizio 257; 4. Rea 177; 5. Haslam 167; 6. Biaggi 155; 7. Sykes 141; 8. Smrz 115; 9. Checa 114; 10. Byrne 113
Classifica costruttori: 1. Ducati 383; 2. Yamaha 337; 3. Honda 273; 4. Aprilia 162; 5. Suzuki 131; 6. Bmw 70; 7. Kawasaki 47
Mondiale Supersport
Cal Crutchlow (Yamaha) profeta in patria. Come da pronostico, il leader di campionato non ha trovato rivali in grado di impensierirlo nella sua cavalcata verso la quarta vittoria stagionale. Ci hanno provato all’inizio Eugene Laverty (Honda) e Joan Lascorz, ma l’irlandese è scivolato al Tornantino e lo spagnolo ha dovuto alzare bandiera bianca perché il ritmo dell’inglese era insostenibile. Laverty ha comunque limitato i danni, recuperando con determinazione dalla 22esima posizione fino alla quinta. Grande risultato per Garry McCoy, che ha regalato alla Triumph il primo podio nella Supersport. Solo quarto Kenan Sofuoglu (Honda), ormai staccato di 64 punti in classifica, peggio è andato il compagno di squadra Andrew Pitt, decimo, sempre più vicino ad abdicare alla corona iridata. Discreta la prestazione complessiva dei piloti italiani, con Gianluca Vizziello (Honda), al miglior risultato stagionale, Gianluca Nannelli (Triumph) e Danilo Dell’Omo (Honda), piazzatisi rispettivamente in settima, ottava e nona posizione. Solo quindicesimo Michele Pirro (Yamaha), non ha concluso invece la gara Massimo Roccoli (Honda).
Risultati: 1. Crutchlow C. (GBR) Yamaha YZF R6 34'15.876 (154,981 kph); 2. Lascorz J. (ESP) Kawasaki ZX-6R 5.391; 3. McCoy G. (AUS) Triumph Daytona 675 14.918; 4. Sofuoglu K. (TUR) Honda CBR600RR 22.248; 5. Laverty E. (IRL) Honda CBR600RR 37.054; 6. Veneman B. (NED) Honda CBR600RR 39.079; 7. Vizziello G. (ITA) Honda CBR600RR 39.978; 8. Nannelli G. (ITA) Triumph Daytona 675 42.733
Classifica campionato (dopo 9 round su 14): 1. Crutchlow 185; 2. Laverty 157; 3. Sofuoglu 121; 4. Lascorz 106; 5. Pitt 79; 6. West 75; 7. Foret 63; 8. Aitchison 61; 9. McCoy 55; 10. Pirro 49
Classifica costruttori: 1. Honda 191; 2. Yamaha 185; 3. Kawasaki 117; 4. Triumph 69; 5. Suzuki 30
Superstock 1000
Prima vittoria stagionale, dopo quattro secondi posti, per Xavier Simeon (Ducati), che ha consolidato così il suo primato in classifica, portando a 11 punti il suo vantaggio sul più immediato inseguitore, Claudio Corti (Suzuki). Il pilota belga ha comandato la gara dal primo all’ultimo giro, dilatando progressivamente il suo vantaggio che ha poi amministrato negli ultimi giri. Superba prestazione di Corti che, con una gara tutta all’attacco, ha recuperato fino al secondo posto dal 22esimo della griglia di partenza. Grande prestazione anche di Maxime Berger, autore del giro veloce della gara in 1’33”516, che è riuscito a salire sul terzo gradino del podio partendo anche lui dalla sesta fila. Al quarto posto si è piazzato il sempre concreto Javi Fores (Kawasaki), che ha preceduto i francesi Sylvain Barrier e Loris Baz, entrambi su Yamaha, e Daniele Beretta (Ducati), unico altro pilota italiano a concludere in zona punti
Risultati 1. Simeon X. (BEL) Ducati 1098R 18'54.713 (153,161 kph); 2. Corti C. (ITA) Suzuki GSX-R 1000 K91.600; 3. Berger M. (FRA) Honda CBR1000RR 2.110; 4. Fores J. (ESP) Kawasaki ZX 10R 2.522; 5. Barrier S. (FRA) Yamaha YZF R1 3.433; 6. Baz L. (FRA) Yamaha YZF R1 5.596; 7. Beretta D. (ITA) Ducati 1098R 9.556; 8. Schouten R. (NED) Yamaha YZF R1 10.646
Classifica campionato (dopo 5 Round di 10): 1. Simeon 105; 2. Corti 94; 3. Berger 82; 4. Fores 64; 5. Barrier 54; 6. Beretta 45; 7. Baz 33: 8. Jezek 32; 9. Magnoni 19; 10. Burrell 19
Classifica costruttori: 1. Ducati 105: 2. Suzuki 94; 3. Honda 92; 4. Kawasaki 64; 5. Yamaha 62; 6. MV Augusta 18; 7. Aprilia 8
Superstock 600
Si riapre decisamente il campionato, complice la caduta del leader Danilo Petrucci (Yamaha), finito a terra dopo essere stato centrato da Vincent Lonbois (Yamaha) mentre era al comando. Ripartito, Petrucci è ripartito concludendo nono, risultato che gli ha permesso di salvare il comando della classifica, con Gino Rea (Honda) e Marco Bussolotti (Yamaha) che gli si sono fatti sotto, rispettivamente a 4 e 11 punti. Questi due piloti si sono giocati la vittoria al termine di un duello infuocato, che ha visto premiato il pilota italiano, al suo primo centro stagionale. Sul terzo gradino del podio è salito il francese Jeremy Guarnoni (Yamaha). Occasione sciupata per Eddi La Marra (Honda), scivolato nel corso del sesto giro mentre guidava la gara. Ripartito ha concluso 12esimo.
Risultati: 1. Bussolotti M. (ITA) Yamaha YZF R6 16'18.425 (148,022 kph); 2. Rea G. (GBR) Honda CBR600RR 0.213; 3. Guarnoni J. (FRA) Yamaha YZF R6 2.126; 4. Guittet B. (FRA) Honda CBR600RR 6.948; 5. Kerschbaumer S. (AUT) Yamaha YZF R6 11.136; 6. Morelli N. (ITA) Honda CBR600RR 14.695; 7. Chmielewski A. (POL) Yamaha YZF R6 14.780 8. Lonbois V. (BEL) Yamaha YZF R6 16.782
Classifica campionato (dopo 5 Round di 10): 1. Petrucci 82; 2. Rea 78; 3. Bussolotti 71; 4. Guarnoni 70; 5. Lonbois 64; 6. Kerschbaumer 43; 7. Guittet 40; 8. La Marra 39; 9. Litjens 38; 10. Chmielewski 30